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- A misura di “ragazzi”
- Il doppio letto a castello
- Per un solo figlio
- Il letto rialzato
- Se si è in tre
- I letti sovrapposti “scorrevoli”
- Il soppalco angolare
- Il soppalco lineare
- Il soppalco con armadio angolare
- Il soppalco angolare semplice
- Il letto a castello a scorrimento frontale
- Il letto a castello “tradizionale” con cabina
- Il letto a castello “a scomparsa”
- Il letto a castello “da grandi”
- Il soppalco lineare che sfrutta anche l’angolo
- Il soppalco scorrevole con scaletta nascosta e zona studio inferiore
- Il soppalco tre in uno
- Il letto “misto”, a castello e a soppalco
- Il letto a castello vuoto sotto
- Il letto a castello ribassato
- L’isola personale
- Il soppalco ribassato angolare
- Il letto a castello altissimo
- Le camerette per tutti
La cameretta, lo abbiamo detto tante volte, è probabilmente la stanza della casa più difficile da arredare dopo la cucina. I motivi della sua problematica sistemazione sono facili da individuare: stanze quasi sempre di dimensioni contenute, poli-funzionalità degli ambienti “cameretta”, che vengono utilizzati sia durante il giorno che durante la notte e soprattutto, una grande necessità di risolvere esigenze che variano con l’età e con il numero degli utilizzatori. Insomma una gran somma di difficoltà che però sono facilmente superabili, specie quando ci si rivolge a dei veri professionisti dell’arredo. Sì perché forse non tutti sanno che in Italia è possibile trovare grandi “eccellenze” in questo campo. E’ infatti nel nostro paese che si è sviluppata fin dagli anni ’70 una vera e propria cultura progettuale specifica per il mondo della “cameretta da ragazzi“, che non è presente in egual misura in nessun altro posto del mondo e che tutti, di conseguenza, ci invidiano. Questa “specializzazione” del tutto italiana si è inizialmente dovuta allo sviluppo industriale di alcune gamme di prodotto d’arredo, a cui si è arrivati grazie a numerose aziende (prima brianzole, poi anche venete, romagnole e marchigiane) che, da sempre hanno puntato la loro produzione verso un’industrializzazione ottimale dei “mobili componibili da Cameretta”. Per merito di queste aziende e dei loro designer, si sono venuti a creare in Italia dei grandi indotti produttivi che ancora oggi, anche a distanza di tanti anni, riescono a primeggiare nel mondo dell’arredo proprio grazie alle loro continua innovazione ed alla loro capacità progettuali ed industriali. Sono queste aziende che consentono ai progettisti di tutto il mondo di ideare arredi, anche molto complessi, capaci di risolvere qualsiasi problema di allestimento, specie quando si tratta di camerette da ragazzi.
Il tutto nasce infatti quasi sempre, dalla necessità di risolvere esigenze specifiche di spazio e di uso che, anche nel caso delle camerette, vengono risolte grazie ad “intuizioni speciali” o a soluzioni innovative. Del resto, quando si parla di giovani, la parola “innovazione” non può che essere la più naturale da usare, ed è proprio questo caso del tipo di arredo che andremo in queste pagine ad illustrare ed approfondire.
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A misura di “ragazzi”
Pensiamoci un attimo: la cameretta è l’unica stanza della casa fatta tutta per “loro”. E’ la stanza dove dormono, dove studiano, dove passano il tempo libero, dove giocano e quella in cui ripongono i loro più intimi e innocenti segreti. Per questo motivo le proposte d’arredo disponibili in questo campo sono così variegate e molteplici. Si tratta in pratica di sintetizzare in un’unica stanza progetti ed arredi capaci di accontentare il gusto dei più piccoli, abbinandoli però alle esigenze dei più grandi. Se infatti può essere opportuno lasciare ai ragazzi la scelta del modello e del colore preferito per la propria cameretta, è senz’altro altrettanto importante un giudizio ben ponderato di un adulto, quando si parla di volumi e di elementi d’arredo da inserire in stanza. La cameretta d’altronde è un acquisto importante per una famiglia e, visto che accompagnerà presumibilmente la vita dei suoi utilizzatori per molto tempo, è importante che essa sia studiata prendendo in considerazione tutte le variabili che possono influire nella scelta. Fra queste, senza dubbio, quelle preponderanti sono principalmente due: il gusto dei ragazzi che dovranno abitare la cameretta e le misure di cui dispone la stanza; è proprio per questi due motivi che da almeno una trentina d’anni le camerette dotate di letti a castello o a soppalco sono assolutamente fra le preferite. Il perché è facile da intuire se si pensa alle dimensioni medie odierne delle stanze dei ragazzi in cui, molto spesso, la possibilità di “elevare” in qualche modo un posto letto, permette un utilizzo talvolta “raddoppiato” dello spazio sottostante. Oltre a questo, c’è da dire che esiste una naturale attrattiva dei ragazzi verso questo originale tipo di composizione, la quale, riesce a soddisfare pienamente anche quella dimensione in qualche modo “ludica” che i più giovani possiedono dentro sè, anche quando si tratta di scegliere la propria cameretta. D’altra parte come sarebbe possibile non vedere per loro il “magico castello” che può celarsi dietro un letto a soppalco o la fantastica “piattaforma di lancio” che è facile trovare sopra al materasso di un letto scorrevole rialzato? Partendo dunque da questi presupposti, cerchiamo di esaminare con attenzione tutte le composizioni che è possibile individuare a proposito di questo tipo di cameretta, facendo attenzione ad evidenziarne adeguatamente le peculiari caratteristiche e cercando di capire singolarmente a quali situazioni si adattano in maniera maggiore.
Il doppio letto a castello
Il letto a castello, come abbiamo appena visto, può suscitare un enorme fascino su bambini ed adolescenti, ma quando si ha a che fare con problemi di carenza di spazio e di affollamento di figli, esso può davvero rivelarsi un ausilio indispensabile per la famiglia. Quella fotografata, ad esempio, è una delle soluzioni più utilizzate per chi deve far dormire 4 bimbi in una sola cameretta. Si tratta in pratica di due letti “a castello” accoppiati e uniti da una piccola rampa di scale da cui è possibile accedere abbastanza comodamente ai due letti superiori. In questo caso specifico l’accesso avviene attraverso un’apposita apertura situata alla base delle due pediere, le quali, poste a fianco della scaletta, permettono un ingresso a letto piuttosto comodo. Questa soluzione in effetti può sembrare poco pratica ma se costruita con altezze adeguate, anche considerando attentamente il fattore “sicurezza”, essa può davvero rappresentare un’ancora di salvezza per le famiglie più numerose. Il mobile qui mostrato infatti ha delle dimensioni di per sè abbastanza contenute (misura circa 450 cm in larghezza e solo 90 in profondità) e può per questo essere inserito in quasi tutte le camere che abbiamo una lunghezza sufficiente a contenerlo almeno in una parete. Questa composizione, ovviamente, necessita di essere completata con un comodo armadio guardaroba ed un’ampia scrivania ma uno sfruttamento dello spazio in verticale così accentuato potrà senz’altro consentire ulteriori inserimenti nella stessa stanza senza dover fare eccessivi sforzi progettuali. In questo specifico caso comunque, non è da sottovalutare la possibilità che i letti a castello offrono, ovvero di utilizzare diversamente lo spazio relativo ai letti inferiori, quelli poggiati a terra. Al posto di quest’ultimi infatti, possono essere posizionati in alternativa sia delle ampie scrivanie che dei capienti armadi; tale disposizione può andare certamente a incidere sul numero di posti letto disponibili ma può rappresentare un grande vantaggio per chi ha bisogno di ottenere dei volumi contenitivi o dei luoghi studio in stanze molto piccole o che non consentono altri tipi di sfruttamento.
Per un solo figlio
Quest’ultimo è proprio il caso appena descritto sopra. Si tratta infatti di un utilizzo “diverso” del letto a castello normale che rende particolarmente interessante questo tipo di soluzione anche a chi ha bisogno di un solo posto letto. In quest’esempio è possibile notare come, con un’adeguata progettazione, sia possibile inventare spazi anche dove non ci sono. Si tratta in pratica di “riempire” in maniera differente il vuoto inferiore lasciato libero dal secondo letto, quello a terra, che in questo caso non viene ovviamente inserito. In tale composizione si è ad esempio optato per una soluzione contenitiva che abbina a tre capientissime ante (coprono dei vani armadio che sono profondi ben 85 cm!) un’ampia libreria a giorno. Una cameretta che nella pratica non avrebbe bisogno di nient’altro che di una scrivania per essere già completa e che dunque può essere contenuta in stanze anche veramente minuscole. Il letto contenitore della foto misura soltanto 200 cm per 90 ed è alto circa 160 cm; con queste sue minute dimensioni può essere alloggiato in stanze inferiori ai 9 metri quadri anche grazie al fatto che, oltre alla tradizionale scaletta con gradini apribili contenitori, è possibile attrezzarla con una meno ingombrante ma più scomoda “scala a pioli”.
Questi mobili hanno spesso una finitura in laminato o melamina che offre il massimo della praticità e della resistenza, consentendo nel contempo un ottimo rapporto qualità/prezzo. Inoltre sono disponibili in una grande varietà di colori e di essenze che simulano perfettamente i legni naturali. Esistono anche in versione “laccata”, un tipo di finitura molto bella esteticamente che però, essendo ottenuta tramite vernici, risulta un po’ delicata e deve essere necessariamente realizzata con prodotti all’acqua. Per quanto riguarda la struttura, in genere, questa tipologia di cameretta, come in genere tutte le altre, viene costruita utilizzando pannelli di truciolare rivestito: la loro certificazione in “Classe E1” garantisce la minima emissione di formaldeide e rende i relativi prodotti perfettamente consoni ad essere utilizzati anche dai bambini.
In merito alla disposizione specifica di questo tipo di cameretta, qualcuno potrebbe “storcere il naso” nel pensare di dover per forza rinunciare alla comodità di “rifare” un letto a terra per inserirne uno in alto a cui, oltretutto, si accede solo tramite la scaletta laterale. Proprio per risolvere anche questo piccolo dilemma di praticità, sono stati inventati i cosiddetti “letti a castello con ribalta” che, proprio come si nota dalla foto, tramite un meccanismo estraibile e ribaltabile, consentono di rifare perfettamente il letto superiore direttamente stando a terra e non montandoci sopra. Si tratta di soluzioni innovative che, pur portando appena più in alto il prezzo del “castello”, migliorano effettivamente la vita di chi deve utilizzarlo o di chi si deve occupare dei piccoli utilizzatori. Il loro costo varia a seconda dei modelli dai 400 ai 700 euro e sono garantiti per supportare anche materassi di peso notevole, come quelli in lattice o in Waterfoam.
Il letto “rialzato”
Da un po’ di tempo a questa parte, esistono in commercio delle soluzioni con letti “rialzati” che ricordano in tutto e per tutto le linee dei più importanti letti a castello tradizionali ma possiedono un’altezza molto inferiore. Vengono principalmente utilizzati quando non vogliono far dormire i bimbi troppo in alto (è bene infatti ricordare a tal proposito che, prima dei 4/5 anni, sarebbe inopportuno far dormire un bimbo nel letto superiore di un “castello”), oppure quando si vuole usufruire di un secondo letto, (magari non da utilizzarsi tutti i giorni), ma che può risultare particolarmente utile quando si hanno da ospitare di frequente cuginetti o amici. Quello fotografato, è un esempio di come questo tipo così originale di letto possa risultare utile anche quando si desideri sfruttare lo spazio in altezza (in particolare quello sopra al letto, appunto) per potervi posizionare dei comodi contenitori ad armadio. La cameretta qui fotografata è infatti composta da due elementi laterali a due ante, larghi ciascuno 90 cm, e da un “ponte” centrale che proprio grazie alla ridotta altezza del letto a castello, può contenere 4 ante alte ben 90 cm! Insomma, un bel concentrato di spazio, sempre comodissimo (non richiede infatti scale) e sempre pronto all’uso con un semplice gesto. Il trucco di questo tipo di letto sta infatti nelle ruote di cui sono dotati i posti letto e che si intravedono in basso nella foto. A differenza di un letto a castello tradizionale essi sono separati uno dall’altro e possiedono alla loro base dei piccoli scorrimenti unidirezionali che permettono di tirar fuori il letto inferiore (oppure quello superiore… è del tutto indifferente) in modo da potersi coricare in entrambi senza alcun problema. L’occupazione dello spazio in questo caso specifico quindi, varia a seconda che il letto rimanga in posizione aperta o chiusa. Quando l’insieme è “raggruppato”, la misura complessiva del mobile si aggira intorno a 400 cm di larghezza ed ai 90 cm di profondità; quando invece entrambi i letti sono in posizione d’uso, la profondità come minimo raddoppia (diventa dunque 180 cm) ma può diventare anche superiore ai 220 cm qualora si pretenda di lasciare un piccolo corridoio di spazio fra i due letti.
I modelli disponibili per i letti a castello ribassati sono molteplici e prevedono tutti delle particolarità stilistiche che li rendono unici. Ve ne sono ad esempio alcuni che integrano una fila di cassetti in basso (come quello della foto), mentre ve ne sono poi altri che prevedono degli ampi piani scrittoi estraibili, posti nello spazio che rimane in altezza fra i due letti sovrapposti. In ogni caso, per poter operare una scelta oculata, è opportuno considerare tutti i vari aspetti dimensionali che questo tipo di soluzione prevede, rapportando il tutto con la frequenza di utilizzo dei due letti in contemporanea e dello spazio che essi occupano durante la notte se vi dormono due persone. Sarebbe infatti piuttosto spiacevole che il letto inferiore, una volta estratto, occupasse tutto lo spazio disponibile impedendo alle persone di alzarsi comodamente, anche solo per recarsi al bagno. Si tratta di uno di quei casi in cui solo il consiglio di un esperto può aiutare a valutare i pro e i contro delle soluzioni prospettate e indirizzare meglio le scelte verso le composizioni di cameretta più adatte per ogni specifica stanza.
Se si è in tre
Quando la famiglia continua ad aumentare o nel caso i figli siano abituati ad ospitare spesso degli amici, capita di aver bisogno di soluzioni con tre posti letto. L’ampia disponibilità di moduli e attrezzature permette in una cameretta di privilegiare lo spazio per contenere, per studiare o per dormire, a seconda della forma e delle dimensioni disponibili. Anche quando si è in tre il letto a castello ribassato può infatti risultare di grande aiuto. La versione qui fotografata, mostra bene come lo spazio in basso sia servito per posizionarci addirittura un terzo letto, a differenza dell’esempio precedente in cui il medesimo spazio era stato sfruttato per cassetti. Sono di certo situazioni che possono risultare particolarmente utili in caso dell’arrivo di ospiti ma che in realtà consentono anche di poter contare su di un letto da utilizzare all’arrivo di un terzo figlio, magari inaspettato. Il funzionamento è esattamente lo stesso del letto che abbiamo descritto nel precedente paragrafo ma in questo caso la problematica relativa alla profondità necessaria per l’apertura è amplificata, in quanto per poter utilizzare tutti e tre i letti è necessario avere frontalmente ad essi uno spazio almeno profondo altri due metri. La tipologia del letto in questione si adatta dunque particolarmente bene in quelle stanze di forma pressoché quadrata, in cui larghezza e la profondità quasi si eguagliano e si possono sfruttare senza avere problemi di ingombri. L’ideale in pratica, sarebbe poter contare su di una stanza che abbia le dimensioni pressappoco di una “matrimoniale” ed in cui ci siano a disposizione almeno due pareti libere piuttosto grandi. D’altronde più la camera è spaziosa meglio è, soprattutto se condivisa da più persone. Nelle nuove costruzioni e in caso di ristrutturazione, nella maggior parte dei casi è previsto che la camera “singola” sia almeno di 9 mq. Questa dimensione è comunque uno spazio adatto a due bambini mentre uno solo dovrebbe averne almeno a disposizione 6. Si tratta di misure di riferimento che consentono di godere di un ambiente accogliente per le attività quotidiane come giocare, studiare, vestirsi (oltre a dormire) e che nel caso delle famiglie con tre figli ci portano a considerare come “minima” la dimensione di 15 mq di superficie, necessaria per alloggiarvi tre ragazzi. Tale superficie però, qualora fosse perennemente occupata da tre letti della misura di 2 metri quadri ciascuno, sarebbe quasi per metà già impegnata per i soli letti ed è in casi come questi che le soluzioni particolari come i letti a castello ribassati, possono rendersi particolarmente utili.
I letti sovrapposti “scorrevoli”
Ed eccoci finalmente a parlare proprio di una di quelle tipologie di mobile che grazie alle loro caratteristiche di innovazione hanno reso l’Italia il paese leader mondiale nella produzione di mobili da cameretta.
Si tratta in pratica di una costruzione che prevede l’istallazione di due o tre solidi binari a muro, sui quali è possibile far scorrere agevolmente i letti (o, come si vede dalla foto, anche altri elementi d’arredo come le scrivanie) allo scopo di variare lo spazio che essi occupano. Il principio è abbastanza semplice: scorrendo i diversi complementi è possibile ad esempio tenerli raggruppati tutti insieme in un unico spazio di circa 200 cm per 90 quando non vengono utilizzati, oppure disporne uno o più di uno in maniera diversa in modo da renderne facile l’uso. Di per sè la progettazione di queste camerette non richiede particolare estro; del resto si tratta solo di considerare uno spazio sufficiente di parete dove applicare i binari, in modo che esso sia perfettamente rapportato allo spazio necessario per l’apertura e l’uso dei singoli elementi che scorrono. La cosa un po’ più complicata da considerare è la quantità di possibilità di sfruttamento dello spazio, che il risparmio di spazio a terra ottenibile con questa sorta di “raggruppamento” consente. Questo fotografato infatti, non è solo un piccolo esempio di tutto quanto è possibile fare: come si vede, la parete dove i letti e la scrivania vengono richiusi, in posizione di inutilizzo, permette di poter essere utilizzata per un grandissimo (enorme, sarebbe forse la parola più giusta) armadio a ponte. Mentre invece, la lunghezza della stanza permette l’inserimento addirittura anche di una piccola libreria a muro. Non è raro poi ideare composizioni a ponte “angolari” che prevedano lo sfruttamento “ad uso armadio” anche della parete, in questo caso vuota, posta sopra ai binari.
Il vantaggio più evidente di questa composizione è però senza dubbio un altro. I bimbi infatti, non dimentichiamolo mai, hanno bisogno di spazio: spazio per giocare, spazio per fare i compiti ecc. Specie quando sono molto piccoli, quello che amano più fare è mettersi a giocare a terra, magari sopra ad un robusto e pulito tappeto su cui sgambettare scalzi e felici. Questo spazio, ideale per loro, non sarebbe possibile da ottenere se, ad ingombrare una stanza già piccola di per sé, ci fossero anche due letti ed una scrivania. Ecco che quindi questo tipo di soluzione viene proprio in aiuto di quelle famiglie che, pur dotate di camerette non troppo grandi, vogliono permettere ai loro bimbi piccoli di poter scorrazzare in libertà sul tappetone della loro stanza. Quando saranno grandi e le esigenze cambieranno, magari i letti permarranno posizionati al centro stanza e la scrivania ricolma di libri, non potrà essere più contenuta nel mezzo ai due letti in posizione raggruppata. Ma questo poco importa, a quel punto la necessità di giocare a terra sarà cessata e saranno gli spazi più alti quelli più necessari da utilizzare. Dunque, una tipologia di arredi dunque altamente evoluta e capace di prevedere e soddisfare esigenze attuali e future… Senza dubbio, il meglio del meglio!
Il soppalco angolare
Le camerette, come del resto tutte le stanze, non sono mai una uguale ad un altra. Questo comporta il problema di dover opportunamente immaginare specifici arredi per determinate stanze. Ci sono poi le cosiddette varianti “funzionali”, quelle per intendersi che, indipendentemente dalle fattezze della stanza, sono determinate dalle necessità specifiche di coloro che abitano quegli ambienti. Quando ad esempio ci si trova in stanze in cui si hanno a disposizione due pareti contigue formanti un angolo, si presenta sempre il problema di individuare quale sia la più conveniente forma di sfruttamento dello spazio. Da qualche decennio a questa parte esiste una tipologia di mobile che permette un uso pressoché perfetto per quelle famiglie che, potendo disporre di un angolo, hanno il bisogno di farvi dormire due bimbi. E’ il caso proprio dei cosiddetti “soppalchi angolari” che, essendo nella pratica dei letti a castello posti non in posizione esattamente sovrapposta ma bensì sfalzata perpendicolarmente, riescono a creare degli spazi laterali che sarebbero difficilissimi da ottenere in modo diverso. Tant’è vero che questo tipo specifico di cameretta è diventata in breve una delle preferite dalle famiglie e dai bimbi stessi. I grandi infatti, vedono in essi la soluzione a molti problemi di arredamento che si possono trovare in stanze di dimensioni contenute come sono appunto le camerette. I bimbi vi ritrovano invece una sorta di “luogo dei giochi” che fa loro immaginare spazi magici e divertenti. I letti a soppalco angolari hanno però soprattutto ben altri vantaggi. Essi sono molto comodi e quando è possibile dotarli di scalette laterali a gradini (come quello in foto) risolvono brillantemente il problema di come poter “rifare” il letto superiore. Essi sono poi estremamente versatili e permettono di essere progettati in almeno una decina di differenti comparizioni. Ve ne sono di quelli che prevedono l’inserimento di ante armadio lateralmente al letto superiore (come nella foto). Ve ne sono con la possibilità di posizionarvi sotto un letto che può essere messo sia parallelamente che perpendicolarmente al letto superiore. Ve ne sono della tipologia che possiede il fianco laterale aperto (come nella foto), chiuso, oppure dotato di una piccola finestrella. Ve ne sono poi di quelli che al posto del letto inferiore possono contenere una scrivania oppure un grandissimo armadio. Insomma, una infinità di possibili soluzioni che permettono a chiunque di poter contare su spazi inimmaginabili dotati, di tantissimi vantaggi pratici ed estetici.
Il soppalco lineare
Diretta emanazione del più classico “letto a castello”, il soppalco lineare possiede il numero più alto di vantaggi per chi necessità di avere al contempo sia spazio interno agli armadi, che un valido alloggio per due o addirittura tre letti. La sua costruzione prevede in pratica uno sfalsamento della posizione del letto superiore del castello classico che ha lo scopo di creare uno spazio laterale al letto, tale da posizionarci una armadio a una o due ante, diminuendo però anche enormemente l’ingombro visivo a cui è costretto necessariamente chi dorme nel letto inferiore di un letto a castello. Il letto a soppalco lineare è preferito infatti proprio per la sua caratteristica peculiare di luminosità e di basso impatto estetico. In questo tipo di composizione, gli ingombri si intersecano con regolarità creando dei piacevoli giochi di spazio in cui i vuoti ed i pieni si susseguono in modo ineccepibile. E’ difficile che una cameretta a soppalco non piaccia. E’ amata dai piccoli per le sue caratteristiche ludico funzionali e piace ai grandi per gli indiscutibili vantaggi in termini di spazio interno ed esterno al mobile. Andiamo allora ad esaminarla e cerchiamo di comprenderne fino in fondo le caratteristiche più importanti. Innanzitutto le dimensioni: nato per sfruttare le pareti dritte, questo mobile ha infatti delle misure molto contenute che possono variare per la zona letti addirittura dai soli 250 cm fino ad un massimo di 350 cm, a seconda delle ante di armadio di cui è necessario corredarlo. Ad esempio, la composizione fotografata è composta accostando un elemento soppalco da 250 cm ad un armadio contenitore a due ante da 120 cm. Ciò porta ad una misura totale pari a circa 370 cm e permette dunque di essere tranquillamente inserito in una stanza di dimensioni pari o appena superiori ai 9 metri quadrati, in cui alla parete prospiciente potrà essere anche appoggiata un’ampia scrivania. Alla misura totale che si decide sfruttare con l’armadio completo di letto a soppalco, è poi necessario eventualmente aggiungere altri 50 cm qualora si preferisca utilizzare una scaletta a gradini (anziché quella a pioli, tipologia che non occupa spazio laterale). Il soppalco poi, essendo costruito bene o male seguendo le caratteristiche morfologiche tipiche di un letto a castello, è composto da una superficie piana (il soppalco appunto) che viene posto ad un’altezza di circa 130 e sulla quale viene poggiato il letto superiore. Questo significa che un letto a soppalco dovrà dunque necessariamente avere un’altezza totale pari a circa 150/160 cm e ciò, lo renderà quindi perfetto per le stanze di altezza minima di 270 cm. Vista l’importanza, il gradimento e la diffusione di cui questo modello di cameretta gode, è opportuno spendere qualche parola in più circa le sue caratteristiche funzionali. Il mobile nasce infatti come ideale soluzione per chi, possedendo magari una cameretta stretta e lunga, voglia coordinare al meglio gli spazi interni ed esterni al suo arredamento. A questo proposito, il dubbio che più frequentemente attanaglia chi si approccia a questo modello, sta nella difficoltà di comprendere la maniera migliore per poter accedere al letto superiore e quindi per poterlo rifare agilmente. La questione non è banale e quindi è utile approfondirne i concetti. Per prima cosa consideriamo quelli che sono i possibili accessi. Fermo restando che per accedere al piano superiore del letto è necessario prevedere una scaletta, è importante sapere che, come abbiamo detto, questa può essere del tipo a pioli (che prende uno spazio molto limitato ma che può risultare alla lunga un po’ scomoda nell’uso) oppure del tipo a gradini (ben più comoda ma molto ingombrante). Nel caso ci si trovi a dover progettare un soppalco lineare è importante però soprattutto prevedere dove questa scaletta permetta l’accesso al letto. Sì perchè per quanto riguarda l’accesso, un bimbo, sia esso piuttosto piccolo (dai 4 agli 8 anni ) oppure un po’ più grande (dai 9 ai 14), non avrà mai difficoltà a saltare prontamente sul letto superiore pur restando nei criteri della massima sicurezza a cui questo tipo di mobile deve per forza ottemperare; un discorso un po’ diverso è invece quello che riguarda chi deve occuparsi del rifacimento, della pulizia e della manutenzione quotidiana del letto. In effetti la preoccupazione circa questo aspetto è assolutamente giustificata, tant’è vero che esistono numerose soluzioni a questo problema. La più comune è quella di fornire la composizione di una scaletta a gradini posta ai piedi del letto. Attraverso di essa, tramite l’uso di una opportuna apertura posta nella pediera, sarà possibile accedere al letto superiore montandoci sopra, cosa che può risultare piuttosto scomoda quando si tratta di mettere o sistemare lenzuola o coperte. La più comoda delle soluzioni è invece quella che prevede la costruzione di un vero e proprio corridoio laterale al letto, al quale, una volta terminati i gradini, sarà possibile accedere senza problemi e che renderà particolarmente facile la sistemazione del letto superiore da parte di chiunque. Questo tipo di soluzione è però caratterizzata da un aumento notevole degli ingombri che portano il totale del mobile ad una profondità di circa 150 cm, la quale risulta spesso eccessiva sia a livello di ingombro che a livello di estetica. Un valido aiuto arriva dai letti a ribalta (di cui abbiamo parlato in un precedente capitolo) i quali, con la loro facile manovrabilità, riescono a rendersi particolarmente utili in ogni caso.
Il soppalco con armadio angolare
Diretta emanazione della tipologia precedente, questo modello di cameretta si caratterizza per un ampissimo uso dello spazio di contenimento. L’ottimizzazione in questo senso, avviene dove possibile grazie al proseguimento della parte “armadio” della cameretta sul lato immediatamente prospiciente a quello dove risiedono i letti a soppalco. Si tratta in realtà di una soluzione di per sè abbastanza semplice: in stanze in cui si ha a disposizione una parete abbastanza lunga (sono necessari almeno 4 metri lineari) che ne abbia vicino un’altra lunga almeno 150 cm, è possibile abbinare un vero e proprio armadio ad angolo alla versione del mobile con il letto a soppalco. Questo tipo di abbinamento è quindi particolarmente adatto per quelle camerette in cui è possibile sfruttare una coppia di pareti ad angolo abbastanza ampie ma permette di avere una serie di contenitori davvero molto capienti. Infatti si tratta di una composizione molto gradita per le stanze delle ragazze (che giustamente necessitano solitamente di una maggiore disponibilità di spazio interno agli armadi) ed in quei casi in cui non sia possibile utilizzare altre pareti per posizionarvi armadi. Nella composizione fotografata, a proseguimento dell’armadio è stata addirittura inserita una grande scrivania che lascia immaginare un uso particolarmente originale della zona sotto la finestra. Non è che uno dei tantissimi esempi di composizione che è possibile ottenere con le nostre camerette che vengono sempre e comunque personalizzate e realizzate “su misura” per le stanze in cui devono trovare posto. Da notare il fatto che in una composizione del genere, essendo di solito progettata per stanze di forma semi quadrata, la posizione del letto sottostante possa variare, proponendosi sia in versione perpendicolare al letto superiore (come è nella foto in questione), sia in versione parallela ad esso. La prima variante è da preferirsi nel caso in cui i bimbi siano già sufficientemente grandi e non abbiano bisogno di molto pavimento libero per giocare e divertirsi, mentre la seconda risulta particolarmente azzeccate proprio in caso gli utilizzatori siano ancora abbastanza piccoli. Questo, come altri esempi, non fa che sottolineare quanto le camerette possano essere versatili e possano adattarsi e modificarsi col variare dell’età dei nostri bimbi. Solo le migliori camerette hanno però tali peculiari caratteristiche: le nostre sono camerette progettate, fatte ed istallate da professionisti del settore che sanno consigliare al meglio la composizione più adatta e che per questo motivo possono garantire una grande soddisfazione a chi le possiede, anche a distanza di molti anni.
Il soppalco angolare semplice
Il soppalco angolare in effetti, non è un tipo di cameretta da preferirsi solo nel caso si debba per forza inserire nello stesso spazio sia una coppia di letti che un ampio armadio. In quelle camerette in cui esiste la possibilità di alloggiare un grande armadio stagionale, infatti, non è impossibile che possa convenire destinare ad un altro angolo una composizione di letti a castello angolari. Questa possibilità infatti possiede una doppia valenza: da un lato, essa consente di raggruppare in uno spazio davvero minuto (circa due metri per due) una coppia di letti che possono godere entrambi di una discreta comodità di uso e di una grande luminosità.
La composizione risulta nel suo insieme particolarmente elegante e leggera e permette di essere abbinata senza grossi problemi sia ad una comodissima scala a gradini (come quella della foto, che fa capolino in colore rosso fra il letto ed il muro di destra) oppure una scrivania dalle forme più svariate. La sua scelta può apparire abbastanza banale: in fin dei conti non si tratta di nient’altro che di un letto a castello “un po’ particolare” ma in realtà il suo uso prevede una serie importante di varianti che sono tutte da considerare con attenzione. Quella della foto, ad esempio, è una versione che prevede la costruzione di un fianco che, essendo formato da un solido scaffale, permette di essere utilizzato come libreria ed attrezzato attraverso una grande scrivania inserita al suo interno. Questa non è nient’altro che una delle tantissime possibilità esistenti. Le preferite sono quelle versioni che prevedono grandi aperture laterali e vani aperti che lasciano penetrare la luce anche al letto inferiore da ogni lato della struttura. Sono composizioni molto esili ed eleganti che si prestano ad ogni tipo di arredamento e ad ogni età di utilizzo. Dai più piccoli ai più grandi… senza nessun tipo di problema.
Il letto a castello a scorrimento frontale
In ogni situazione lo si intenda utilizzare, il letto a castello presenta comunque il problema di avere una certa difficoltà di accesso e di salita al letto superiore. In effetti si tratta di una caratteristica insita nel concetto stesso di “letto a castello” che in esso risiede e che per questo risulta difficile da risolvere. E’ infatti per trovare soluzione a questa problematica che son state inventate numerose tipologie di mobilia capaci di superare brillantemente ogni dubbio possa emergere a proposito. Fra queste, quella che attualmente risulta la più gradita dalla maggior parte degli utenti, è senza dubbio quella fotografata in questo esempio che, attraverso un semplice meccanismo a scorrimento in avanti, riesce a traslare il letto in maniera da crearvi lo spazio per un comodissimo corridoio retrostante. Da tale corridoio è possibile accedere facilmente al letto, è possibile rifarlo con grande comodità ed è altresì semplicissimo fare in modo che ogni movimento “notturno” risulti del tutto naturale ed agevole.
Il meccanismo in questione si compone solitamente di due elementi salienti. Il primo è composto dalle ruote che, poste in basso, permettono ai due letti (quello superiore e quello inferiore) di scorrere in avanti senza problemi. Il secondo è invisibile ed è una sorta di ingranaggio che posizionato internamente (dunque in posizione nascosta) al letto superiore, obbliga i due letti a scorrere in maniera perfettamente parallela. Il suo uso riesce a divenire, grazie a questi accorgimenti, particolarmente banale e tale da poter essere addirittura effettuato senza grossi problemi anche da un bimbo. Vediamo di individuarne dunque le caratteristiche più importanti. Esso è principalmente un mobile molto compatto e poco invadente. Misura più o meno quanto un normale letto a castello (quindi intorno ai 210 x 90 cm) e anche quando viene abbinato alla sua naturale appendice costituita dalla scala a gradini a cui è solitamente abbinata, non misura mai più di 260 cm in lunghezza. Questa sua caratteristica gli dona quindi la possibilità di essere inserito praticamente in ogni stanza, a patto che sia disponibile frontalmente ad esso uno spazio di almeno di un metro e mezzo dato dalla somma dei 50 cm del corridoio retrostante e dagli eventuali 90 cm del letto inferiore che può essere ulteriormente facilmente estratto. La sicurezza di questi letti è massima ed è garantita dalla possibilità di corredare sia il letto inferiore che quello superiore di solide protezioni salva-persona.
Il letto a castello “tradizionale” con cabina
Serve una camera per due ragazzi in cui ci sia tanto armadio e moltissimo spazio studio? Nella stessa stanza di 400 x 450 cm, se si possiedono almeno tre pareti contigue abbastanza grandi da formare una “U” di dimensioni adeguate con un letto a castello ed una cabina armadio si può facilmente trovare la soluzione. Questa cameretta è infatti un vero concentrato di soluzioni geniali che non mancheranno di stimolare tante e tante idee a chi deve arredare una cameretta complessa. Innanzitutto parliamo del letto, il quale, nella sua forma sovrapposta classica detta “a castello”, consente una sfruttamento dello spazio a terra praticamente doppio. Questo della foto oltretutto è dotato di una comodissima scaletta laterale a gradini che, posta fra il letto stesso ed il muro, permette di accedere al letto superiore con la massima agilità. Il volume complessivo che si viene a creare (di circa 200 cm di lunghezza e 145 cm di profondità, poggia su di una grandissima cabina armadio (nella foto è il volume verde in fondo a destra) che, nelle sue dimensioni di 145 x 145 cm, consente la creazione di un contenitore apribile, sfruttabile e completamente accessibile pari addirittura ad una armadio a 4 ante!!! Sostituire il classico armadio con una cabina, significa infatti ottenere molto spazio per organizzare il vestiario e, soprattutto, per riporre gli innumerevoli accessori (zaini, attrezzi da palestra, borse, ecc.) che i ragazzi usano tutti i giorni e che per questo motivo necessitano di essere sempre a portata di mano. In questa composizione, accanto alla cabina, vi è poi uno spazio di 200 cm circa di parete rimanente, da cui parte un grandissimo armadio a ponte angolare (misura 220 x 220 cm) che alloggia sotto un’ampia scrivania adatta perfino ad ospitare fino a 4 persone. L’ideale per chi debba studiare insieme a dei compagni o per chi abbia necessità di riempire la scrivania con il computer e tutta la serie di “ammennicoli” che di solito lo accompagnano nelle camerette dei nostri ragazzi. Una Cameretta dunque essenzialmente votata alla comodità e al contenimento. Contenimento che si concretizza in ogni più piccolo particolare, dai gradini sfruttabili della cameretta, ai cassetti, ai posti sotto al letto; dai comodi vani che si trovano sopra la scrivania, fino alla libreria (utilissima) che è alla fine della composizione al posto del fianco terminale.
Letto a castello “a scomparsa”
Se la stanza è piccola, come avviene purtroppo per la maggior parte delle camerette, occorre a volte inventarsi soluzioni attualmente inesistenti che ci consentano di risolvere problemi di spazio in maniera innovativa. Questo letto a castello ad esempio, attraverso un preciso e semplicissimo meccanismo a “rotazione”, permette di utilizzare nello stesso spazio sottostante un “castello”, sia una grande scrivania che un capientissimo letto. Il meccanismo infatti si ribalta e spostando la posizione del piano scrivania in basso, quasi a terra, riesce a localizzare un letto all’altezza più consona per poter essere usato. Un altro caso in cui la grande tecnologia italiana, abbinata al design, fa grande mostra di sè. In verità il suddetto “marchingegno”, funziona in maniera abbastanza “banale”, il suo vero valore sta però nella grandissima praticità di utilizzo. Il piano scrivania infatti, una volta ribaltato il letto per l’uso “notturno”, rimane perfettamente parallelo al pavimento ed al letto stesso ed esso è fatto in modo che, gli oggetti sono posizionati sul piano scrittoio (fino ad un’altezza pari a circa 30 cm), possano dunque rimanervi senza alcun problema. Insomma, il sogno di ogni ragazzo che in tal modo potrà evitare di dover per forza rimuovere i libri, il computer portatile e tutti gli altri oggetti che sono sulla scrivania, ogni volta che vorrà andare a dormire. Tale “raggruppamento” polifunzionale che riesce a contenere in uno spazio di 200 x 90 cm due letti ed una scrivania permette un uso ottimale del resto della stanza. In questa composizione ad esempio si è optato per sfruttare lo spazio attraverso una cabina armadio ed una libreria. La cabina è infatti ideale per avere tutto in ordine e a portata di mano. Le attrezzature interne vanno scelte e posizionate in modo adatto perché i ragazzi hanno esigenze diverse dagli adulti. Le camicie e le giacche, ad esempio, sono capi di abbigliamento poco usati dai ragazzi che preferiscono magliette e felpe. Queste ultime vanno messe sui ripiani più bassi, ben distribuite ed in vista, in modo da facilitare la scelta garantendo nel contempo un certo ordine. Attenzione però: il vero vantaggio delle cabine armadio da cameretta è il vano libero che si trova in basso. Esso infatti, non presente negli armadi “normali”, nelle cabine armadio da ragazzi diventa il luogo ideale per poggiare velocemente tutti quegli accessori come borsoni e zaini, che tanto vengono usati dai nostri figli. La cassettiera della cabina armadio da cameretta dovrà avere dunque possibilmente delle ruote, in modo da poter essere posizionata dove meno produce fastidio per poggiare gli oggetti sul piano del pavimento. Essa in questo modo renderà oltretutto più agevole la pulizia e potrà contenere (ben separata dal resto) tutta la biancheria personale, come magliette, calze, calzini, slip, pigiami ecc. ecc..
In alto invece, si dovranno prevedere dei ripiani capaci di contenere delle scatole, i cuscini, le coperte, e finalmente una serie di pali appendiabiti che, inizialmente usati solo per giubbotti, giacche e cappotti, dovranno pian piano insegnare ai ragazzi ad appendere gli abiti migliori in modo da poterli conservare sempre stirati ed in buone condizioni.
Il letto a castello “da grandi”
Quando i ragazzi crescono, avere un sufficiente spazio a disposizione diventa essenziale. Lo sanno bene quei genitori che, avendo comprato una cameretta, magari anche bella, quando i bimbi erano piccoli, si ritrovano dopo “pochi” anni (in realtà sono tanti, ma sembrano pochi) a dover cambiare i letti per “sopravvenute necessità”. Del resto quando si cresce, ognuno deve poter disporre di un proprio adeguato spazio, sia quando studia che quando riposa. Per questo motivo sono stati inventati dei letti a castello che, avendo dimensioni tali da poter alloggiare materassi grandi addirittura fino a 140 cm possono egregiamente risolvere il “problema dimensionale”. E’ facile quindi capire il motivo per cui è stato necessario intentare questa morfologia di letto. I suoi criteri di costruzione sono però relativamente semplici, ma devono garantire una certa somma di qualità intrinseche indispensabili per questo tipo di letto. Innanzitutto la robustezza: è bene sottolineare che di letti a castello “da una piazza e mezza” ne esistono di tutti i prezzi e di tutti i costi. Questo significa che in verità chi ha bisogno di questi letti può contare su di un’ampia scelta. Quello che però occorre non dimenticare mai è che questi mobili, sia per il peso che devono sostenere che per la loro stessa morfologia, devono avere una robustezza assolutamente eccezionale. E’ evidente infatti che, sommando il peso medio di una persona di 80/90 chilogrammi a quello di una materasso da 120 cm, si raggiungono e si superano anche i 150 kg. Un peso che, specie a lungo andare può creare qualche problema a strutture poco solide che in breve tempo cominceranno a “cigolare” fino quasi a crollare. Ebbene, per le nostre non è così… le nostre camerette sono costruite con criteri qualitativi tali da poter durare perfettamente integre per interi decenni. La struttura fotografata in questo caso, ad esempio, è realizzata sulla base di quattro solidissimi montanti in legno massello tenuti insieme da due robusti telai paralleli al pavimento che sono predisposti per contenere i due materassi. Questi materassi possono avere dimensioni variabili dai 90 ai 150 cm e possono dunque contenere, a seconda delle dimensioni del materasso, anche un piano di appoggio ad uso “comodino”. Ciò permette di avere due materassi differenti nei due letti sovrapposti che potranno misurare ad esempio 90 x 190 cm per il letto superiore e magari 150 x 190 cm (quasi un matrimoniale) nel letto inferiore.
Il soppalco lineare che sfrutta anche l’angolo
Un altro “castello delle meraviglie” che non mancherà di stimolare la fantasia dei più piccoli. Ai bimbi del resto piace condividere i propri spazi con qualcuno, sia esso un fratello, una sorella o degli amichetti. Nelle case moderne la soluzione ideale per dormire in due è scegliere, come abbiamo detto, un letto a castello o “a soppalco” in modo da creare nella stanza tanto spazio libero per muoversi e per poter giocare insieme. Fra le tante soluzioni presentate, questa su due piani è caratterizzata da un uso estremamente intelligente dell’angolo che consente in basso, di posizionare un letto tale da non rimane però troppo “affossato” nell’armadio tanto da ridurne la luminosità; in alto è fatta in modo da poter utilizzare un notevole armadio a ponte angolare. I vantaggi di questo tipo di composizione sono quindi notevoli. Il bimbo che dorme in basso non si sentirà “chiuso” ed oppresso dai volumi dell’armadio perché nell’angolo viene posizionato un comodo “gavone” che, aprendosi a ribalta, diventa un ampio contenitore per giocattoli, zaini o borsoni. Chi dorme nel letto superiore potrà invece contare su di un comodo soppalco a cui accedere tramite le scalette laterali a gradini che sbarcano nei pressi di un’apposita apertura posta nella pediera del letto. A questo proposito è importante sottolineare quanto la sicurezza sia importante in queste situazioni. Non è infatti detto che i bimbi debbano per forza dormire ad un’altezza massima di 80 cm, l’importante è che essi abbiano un’età sufficiente a giudicare i pericoli dell’altezza e che il letto in alto sia protetto da adeguate barriere di sicurezza come è possibile notare in questa foto. Per ultimo, una considerazione generale sulla versatilità dei nostri prodotti: questa cameretta occupa un angolo che misura soltanto 400 cm per 230 cm. In essa è inserito tutto il necessario: una coppia di letti, una cassettiera, un grande armadio a terra doppio, un capiente armadio a ponte addirittura angolare, senza dimenticare la scaletta contenitore, la grande libreria terminale che funge da fianco e la comodissima scrivania estraibile 90 x 90 cm. Un vero concentrato di argomenti che spiegano bene come, attraverso l’ingegno e la creatività, sia possibile inventare soluzioni davvero ad ogni tipo di problema.
Il soppalco scorrevole con scaletta nascosta e zona studio inferiore
…e sotto a studiare…
Col passare degli anni e con l’evolversi dei tempi, la scrivania diventa sempre più importante. In verità il suo uso è sempre in continua evoluzione e, se fino agli anni 80 era relegata al ruolo di “scrittoio” ovvero di “spazio per fare i compiti “, essa è diventata prima alloggio per i videogiochi e la TV e successivamente luogo dello studio sul computer. Adesso, a causa dell’ampia diffusione degli Smartphone, la scrivania sta cambiando ulteriormente “pelle”, diventando piano piano un luogo di “studio condiviso” o, al contrario, di concentrazione massima e di isolamento dalle distrazioni della casa e del mondo del Web e dei Social. Ecco che per questo motivo stanno nascendo delle nuove morfologie di cameretta che tengono ben presenti queste nuove esigenze. La scrivania può essere immaginata dunque in una nicchia, onde trovarvi il massimo del raccoglimento durante lo studio ma deve essere al contempo capace di aprirsi anche ad un uso condiviso, in cui sia possibile prospettare l’arrivo di studenti ospiti o di compagni di compiti. In questo senso la cameretta qui fotografata rappresenta quasi un “must”: essa da un lato è dotata in basso di uno scrittoio ad angolo con cassettiera su ruote mentre dall’altro è corredata da un’ampia zona libreria che funge da scaletta/camminatoio per raggiungere il letto superiore. Quest’ultimo infatti, scorrendo lateralmente verso il centro della stanza, si trasla per una larghezza di circa 50 cm, in modo da lasciare scoperta questa serie di gradini che risultano molto comodi sia per accedere al materasso superiore, sia per rifare il letto in questione. Tutta la struttura viene poi completata da un armadio a ponte a due ante che poggia su di una piccola cabina armadio angolare (misura circa 100 x 100 cm e contiene il corrispondente di un armadio ad angolo normale). Ad esso è collegato una armadio a due ante che al posto del fianco, possiede un bello ed utile elemento terminale, in parte a giorno ed in parte chiuso. Una vera e propria “dichiarazione di indipendenza” che non mancherà di affascinare gli adolescenti più svegli ed evoluti.
Il soppalco “tre in uno”
Di giorno, per rilassarsi e per conversare, di notte per dormire e per sognare. Progettate per chi ha tre figli, le camerette come quella fotografata rappresentano una vera ancora di salvezza per famiglie numerose. Quando infatti la “dinastia” continua ad aumentare o nel caso ci si trovi con una coppia di fratelli abituata a ospitare amici, ci sono soluzioni che in pochissimo spazio possono contenere tre posti letto. La composizione della foto, misura 230 x 270 cm e viste le sue ridottissime dimensioni può dirsi a buon titolo “un’opera architettonica” a tutti gli effetti. L’ampia disponibilità di moduli che le nostre camerette hanno, permette infatti, a seconda dei casi, di privilegiare lo spazio per contenere senza dimenticare quello per dormire. Con due letti a terra si raggiunge lo scopo di dotare la cameretta di spazi adeguati alla conversazione ed al gioco mentre il letto superiore, graditissimo dai ragazzi di tutte le età, oltre a rappresentare un’ottima soluzione per alloggiare un terzo figlio o ospite, può diventare un ulteriore spazio gioco dalla valenza inaudita. In realtà tutto è giocato intorno all’irrinunciabile necessità di avere un locale che risulti confortevole al massimo. D’altronde, specie se è condivisa da più persone, una camera, più è spaziosa meglio è… Nelle nuove costruzioni e in caso di ristrutturazione però, è previsto che una cameretta abbia una dimensione minima di nove metri quadri e questa dimensione sarebbe riferita a stanze in cui dovrebbero alloggiare al massimo due persone. Questo in teoria… in pratica avviene invece che, ovviamente, quando arriva un terzo figlio, non è che tutti possano permettersi di cambiare casa e ci si ritrovi spesso a dover fare di necessità virtù escogitando i migliori arredi possibili atti a risolvere il problema dimensionale che ci si presenta. In realtà in casi come questi sono molteplici gli aspetti da tenere in considerazione. Innanzitutto deve essere garantita comunque una sufficiente luminosità ed un adeguato rapporto di superficie finestrata. Poi è necessario tenere buon conto di quelli che sono i contenitori di cui tre persone hanno bisogno per poter riporre i propri abiti. Per ultimo è necessario che ogni ragazzo abbia una propria lampada, in modo da poter leggere anche quando gli altri vogliono dormire. Meglio per questo se le luci siano orientabili e regolabili, magari posizionabili a piacere a seconda dei casi e delle situazioni. Fino a qualche tempo fa esisteva anche un problema “televisivo” che angustiava le famiglie con tre figli in cui, per cause di forza maggiore, era possibile inserire un solo apparecchio Tv invece dei “tre” che sarebbero stati necessari per garantire la pace famigliare. Per fortuna però, l’avvento degli smartphone ha di recente egregiamente risolto il problema alla radice, tant’è vero che è sempre più raro dover cercare in cameretta l’alloggiamento per il televisore.
Il letto “misto”, a castello e a soppalco.
Questa composizione di cameretta di dimensioni ridotte, è costituita da armadio a ponte “semplice” con incastrato in qualche modo un letto a castello. In un solo blocco compatto, i singoli elementi sono progettati esattamente allo scopo di soddisfare una semplice esigenza di spazio: quella di coloro che devono arredare delle stanze molto piccole. Eppure, a guardar bene, nulla manca in questa composizione e nulla è stato lasciato al caso durante la sua ideazione. Vi è un comodo letto a castello, il cui spazio superiore è facilmente raggiungibile tramite una scaletta a gradini. Vi è un ampio spazio inferiore, in cui trova posto un letto corredato di comodino. Vi è poi una notevole zona armadio che, essendo completata da una grande libreria “terminale”, funge da cornice ad una comoda zona scrivania “a Penisola”. La cameretta in oggetto misura 200 cm dal lato destro e solo 290 cm da quello sinistro. E’ completa di tutte le dotazioni di sicurezza necessarie e, nonostante possieda delle misure davvero molto contenute è comunque realizzabile “su Misura”, consentendo un’ampia possibilità di personalizzazione. I letti sovrapposti al letto inferiore, ad esempio, sono solo una delle centinaia di modelli che sono inseribili nella posizione suddetta: si parte dai più semplici, come quello fotografato, per passare a quelli imbottiti dalle forme anche molto estrose, fino ad arrivare a dei veri e propri divani-letto, che non mancheranno di interessare coloro che vogliono utilizzare la cameretta, non solo per la notte ma anche per il relax diurno e lo studio. Del resto, lo sfruttamento ottimale dell’angolo consente di spaziare con progetti anche molto estrosi ed innovativi ma non è affatto detto che se si possiede una cameretta lineare sia impossibile dare sfogo alla propria fantasia progettuale. Anzi… tutt’altro!!!
Il letto a castello vuoto sotto
Fra le molteplici possibilità esistenti a proposito dei letti “rialzati”, ne è presente una molto semplice che si basa essenzialmente sul desiderio e l’ambizione che molti hanno di liberare il più possibile lo spazio “a terra” della propria cameretta. In linea di massima si può dire che, in questo senso, la soluzione del letto a castello “vuoto sotto”, rappresenti il massimo risultato ottenibile; anche perché, a pensarci bene, il letto rappresenta spesso il volume che più tende ad ingombrare la superficie pavimentata di una cameretta. La foto qui a lato è stata realizzata con lo scopo di far comprendere il valore di questa metodologia di arredamento. Si tratta in realtà di un sistema molto semplice che si presta a numerose interpretazioni. Quella realizzata in questo esempio non è altro che una “lettura” molto vicina a quella che potrebbe avere una bimba di meno di 10 anni circa la propria “cameretta dei sogni”. E’ presente il letto a castello, rappresentazione ideale di uno spazio elevato che attira soprattutto per la sua dimensione prettamente ludica ma ad attirare l’attenzione è soprattutto l’idea di dormire “sospesi”, potendo in qualche modo vivere lo spazio sottostante al letto come un rifugio del tutto personale. Quelle tendine possono contenere un mondo e possono rappresentare indipendentemente la “casina” in cui ospitare le amichette (magari dopo aver preso un te’, nel vicino salottino), oppure l’antro del “castello” (appunto) dove incontrare il proprio principe azzurro. Anche a livello pratico però una composizione del genere può presentare i suoi vantaggi. A prima vista può sembrare inopportuno pensare infatti di arredare una zona così bassa di una cameretta allo scopo di fornirla di contenitori. In realtà non è proprio così perchè, come abbiamo avuto occasione di ripetere più volte in questo lungo “reportage ” sui nostri letti a castello e a soppalco, il fatto che i ragazzi possiedano numerosi “accessori” (come borsoni, attrezzi da palestra e zaini) di cui possono avere una necessità quotidiana, può far nascere l’esigenza di uno spazio (maglio se nascosto) in cui riporre con velocità tutte queste cose. Un vano dunque dotato addirittura di una doppia valenza, in cui i più piccoli possano trovare il loro luogo ideale per i giochi mentre i più grandicelli possano trovarvi uno “stipo” dalle grandissime dimensioni. In fin dei conti infatti, questo soppalco offre la possibilità di sfruttare uno spazio della profondità di ben oltre 90 cm (pari dunque a quella del materasso) che difficilmente potrebbe essere utilizzata in maniera differente. Non bisogna assolutamente dimenticare un fatto: in futuro se la famiglia dovesse aumentare, non ci sarebbe niente di più facile che togliere la tendina e attrezzare la parte inferiore del castello con un comodo secondo letto. Sarà bello vedere come la sorellina più grande sarà lieta di rinunciare ad un proprio spazio vitale così importante, pur di ospitare una sorellina o un fratellino con cui poter condividere quel bellissimo spazio giochi.
Il letto a castello ribassato
Chi desidera sfruttare lo spazio in altezza pur senza dover per forza realizzare un vero e proprio letto a castello può senza dubbio optare per questa nuova tipologia di letto.
Si tratta in pratica di un letto che ha un’altezza al piano materasso che può variare dagli 80 ai 100 cm e che quindi rappresenta una sorta di via di mezzo fra un vero e proprio letto a castello ed un letto rialzato. Come si può facilmente vedere dalla composizione fotografata, il letto in questione risulta perfettamente accessibile anche dal basso, può essere dotato di una piccola scala a gradini (quella fotografata, ad esempio possiede un’altezza pari a quattro gradini) e può essere fornita nella sua zona sottostante di numerosi contenitori apribili tramite ante o cassetti. La cameretta fotografata mostra come un’altezza “media” del letto come questa, permette addirittura di sfruttare il sopra del letto stesso tramite un capiente armadio a ponte dell’altezza di circa 60 cm. Un altro particolare interessante di questo arredo risiede nello sfruttamento dell’angolo. La parte sottostante del letto a sinistra, è occupata frontalmente da una scrivania che pare impedirne l’uso completo e agevole dell’angolo posto sotto al letto. In realtà non è così: il letto possiede infatti un tipo di meccanismo estraibile attraverso il quale è possibile utilizzare il vano sottostante come contenitore. La caeretta misura 250 cm sul lato destra e 350 cm su quello sinistro. L’altezza dell’armadio (260 cm circa) è tale da consentire l’abbinamento con il piccolo armadio a punte che sovrasta sia la zona scrivania che la zona terminale del letto.
L’isola personale
Che si tratti dell’acquisto di un’intera cameretta o di un semplice letto a castello, i nostri mobili da ragazzi consentono sempre di essere progettati in modo da potersi adattare, col tempo, a delle mutate esigenze. E’ il caso di questo semplicissimo letto a castello, di misure normali (200 x 90 cm circa) si presenta uno sfruttamento dello spazio sottostante realizzato attraverso un grande piano scrivania capace di alloggiare fino a due persone. Il letto in questione è costruito con quattro solidi montanti in massello (gli stessi usati addirittura per i letti a castello da una piazza e mezza) sui quali sono montati dei pannelli perimetrici in laminato bianco oppure colorato a seconda dei gusti. Sulla scheda prodotto, che per legge, accompagna ogni mobile è, possibile verificare queste informazioni anche con molta attenzione.
E’ opportuno più che altro controllare che le strutture siano realizzate in materiale sufficientemente solido per sostenere le sollecitazioni per cui è nato. Un altro aspetto necessario da controllare è che vengano usati pannelli in Classe E1, cioè a bassa emissione di formaldeide e che siano (se verniciati) rifiniti con vernici all’acqua: cosa indispensabile sia per questioni ambientali che per questioni di salubrità intrinseca. Nelle camerette moderne, al fine di recuperare lo spazio, sono sempre più diffuse le soluzioni su due livelli, con un letto alto ed una zona sottostante che, come in questo caso, può essere in un primo tempo utilizzata per alloggiare una scrivania, per poi successivamente alloggiarvi magari un secondo letto oppure un ulteriore armadio. Perché la scrivania sia sufficientemente comoda, il suo piano deve avere una lunghezza di almeno 100 cm e nella composizione qui fotografata ha un’ampiezza addirittura di 190 cm, quindi ben più grande del minimo necessario. Quando lo spazio è poco infatti, è opportuno decidere a priori se si preferisca utilizzarlo per alloggiare una scrivania piccola (nel tal caso però non sarà possibile ospitare nessuno) oppure se, come nell’esempio in oggetto, si preferisca optare per una scrivania di dimensioni più grandi, capace per questo di essere utilizzata contemporaneamente da due ragazzi.
Il soppalco ribassato angolare
Diretta emanazione dei soppalchi angolari “classici”, questa versione ribassata si dimostra una valida alternativa sia a livello di praticità che di estetica complessiva. Di questa cameretta, risultano infatti particolarmente interessanti le dimensioni che occupano uno spazio lineare di parete di poco più di tre metri (esattamente 320 cm) ed una profondità nel punto massimo di 290 cm complessivi. Proviamo a descriverne tutte le caratteristiche più peculiari, partendo dal lato destro dove è alloggiato un mobile terminale ad angolo, in cui è possibile sfruttare un’altissima zona libreria accompagnata da un’anta stretta e lunga, particolarmente adatta ad essere utilizzata come scarpiera. Questo mobile, funge da terminale ad una cabina armadio lineare di dimensioni molto contenute che pur misurando soltanto 120 cm per 60 di profondità, si candida a buon titolo a divenire il più importante contenitore dell’intera cameretta. Il mobile prosegue in alto con un armadio a ponte che nel lato destro ospita due ante larghe 60 cm ed alte 70, mentre quello sinistro è adibito ad ulteriore libreria con 4 vani appositamente progettati. Sotto all’armadio a ponte vi è poi il fulcro vitale dell’intera composizione che è formato da un letto a castello “ribassato” che contiene inferiormente una scrivania estraibile dal lato destro. Quello sinistro, che appare a prima vista chiuso, è in realtà un ulteriore contenitore a cui si accede tramite un gavone. Sul frontale di questo contenitore è appoggiato dunque il secondo letto, a sua volta dotato di due ampissimi cassetti sotto-letto. Da notare il fatto che questo letto a castello ribassato, non è dotato di una scaletta atta a raggiungere il letto superiore. Ciò è dovuto principalmente al fatto che essendo i due letti esattamente prospicienti, questa loro vicinanza permette di salire facilmente al secondo letto passando dalla sponda del primo. Il letto superiore può comunque essere fornito di scaletta ma la sua altezza veramente contenuta (circa 95 cm al piano letto), potrà essere raggiunta anche tramite una piccolissima scala a pioli.
Il letto a castello altissimo
Concludiamo questa lunga carrellata di letti a castello e a soppalco con quello che rappresenta una sorta di innovazione concettuale nell’ambito di questa tipologia di arredo. Si tratta di un modello di letto di derivazione scandinava che importa dal nord europa l’abitudine a non “rifare” quotidianamente il letto ma di usarlo bensì solo attraverso le coperture a “sacco” riempite di piuma d’oca o solo con i lenzuoli. Tale uso in effetti rende piuttosto comoda la posizione del materasso che viene sostenuto da una solida struttura addirittura ad un’altezza superiore ai 180 cm. Questo letto presenta dunque il vantaggio di offrire un riposo che avviene effettivamente “in quota” e che lascia uno spazio sottostante talmente alto, da permettere il suo uso a persone di altezza appena inferiore ai 160 cm. Nella foto è infatti mostrato come sia possibile utilizzare la parte inferiore al letto con una scrivania quasi “professionale” di dimensioni veramente generose. Per questo tipo di letto che misura 210 x 150 cm ed è alto complessivamente (con i pannelli di protezione laterale) ben 210 cm è necessario possedere una stanza alta almeno 290 cm.
Le camerette per tutti
Con questo articolo abbiamo voluto realizzare una rassegna di letti a castello e a soppalco capace di dare almeno un’idea delle vastissime possibilità che le Camerette La Casa Moderna sono capaci di offrire. Il nostro scopo era soprattutto quello di dimostrare quanto i nostri progettisti, grazie alla vasta produzione su cui possono contare, sono in grado di gestire e ideare anche in stanze molto piccole e particolari, come sono spesso le camerette. Questo è il loro lavoro. Lo fanno con passione, competenza ed una grande capacità progettuale. Chi vorrà metterli alla prova potrà trovare nei nostri negozi, consigli, idee e tutto quanto potrà essere necessario per realizzare una cameretta di qualità effettivamente capace di soddisfare tutte le più moderne esigenze.
A vostra disposizione. Sempre.
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